CASERTA, 19 gennaio 2019 – La Buona Notizia 2018 è Giuseppe
Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri, l’Associazione delle
Fondazioni e delle Casse di Risparmio italiane. Giuseppe Guzzetti è il papà del
no profit italiano, che grazie a lui è diventato uno standard di welfare
sociale e culturale grazie anche alla missione affidata alle Fondazioni
bancarie di sostenere in maniera costante e continuativa il mondo del no
profit. Un modo di pensare altrimenti sconosciuto in Italia, dove fino a pochi
anni fa esisteva solo la solidarietà caritativa e la filantropia pura e
semplice. Una capacità di progettazione sociale che non poteva sfuggire al
Premio Buone Notizie, che premia e cerca chi riesce a donare o ha già donato al
nostro Paese esempi positivi capaci di agire a lungo termine nella società
italiana. E poi Guzzetti è anche il padre della Fondazione per il Sud, oggi
Fondazione «Con il Sud»: il più importante esempio d’intervento culturale e
welfare nel nostro Paese dedicato al Mezzogiorno. Un’istituzione che sta
segnando il Meridione, realizzata dalle Fondazioni bancarie e dal Terzo
settore, ma pensata e voluta con forza da Guzzetti contro ogni resistenza. Non
c’è progetto importante al Sud, sui beni confiscati alle mafie, culturale,
socio sanitario in cui non ci sia anche lo zampino di «Con il Sud». Non poteva
perciò il Premio Buone Notizie perdere la possibilità di segnalare «da Sud» la
vita intensa di lavoro e concretezza di Giuseppe Guzzetti: un padano perfetto.
La «Buona Notizia» è stata scelta perché è un esempio, divenuto ancora più
fondamentale in questo 2018 appena trascorso in cui gli allarmi sul no profit e
il volontariato sono riecheggiati sempre più forti. L’idea della «Buona Notizia» dell’anno è quella di
diffondere sempre più il racconto delle storie positive, che spesso si
smarriscono nel marasma dell’eccezionalità e della cronaca, perdendo la loro carica
esemplare, eleggendone idealmente una a icona per 365 giorni. La consegna del
premio, una scultura in bronzo, fusa appositamente dall’artista Battista
Marello, avverrà sabato 26 gennaio, alle 16, nella Biblioteca del Seminario di
Caserta (in piazza Duomo a Caserta), alla presenza del Vescovo, monsignor Giovanni
D’Alise. Il 26 saranno anche premiati i tre giornalisti vincitori del «Buone
Notizie»: don Antonio Rizzolo, direttore di «Famiglia Cristiana», Alessandra
Sardoni, conduttrice di «Omnibus» de «La7»; e Stefano Lampertico, direttore di
«Scarp de’ Tenis». Intanto sono ancora aperte le iscrizioni al «Premio Buone
Notizie Young», fissato per l’11 maggio 2019: un concorso che prevede la
realizzazione di video giornalistici sul tema «Cercare e raccontare uomini
semplici dalle azioni straordinarie» nelle scuole e università italiane. I
vincitori riceveranno le targhe Angelo Ferro. In mattinata,
alle 13, il 26, ci sarà la tradizionale messa di San Francesco di Sales,
patrono dei giornalisti, nella cappella del Seminario di Caserta, celebrata dal
vescovo monsignor Giovanni D’Alise e un’agape fraterna. Il «Premio Buone
Notizie – Civitas Casertana», è organizzato
dall’Ucsi di Caserta insieme con l’Assostampa, l’Ufficio
Diocesano delle Comunicazioni Sociali di Caserta, e gode del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e della Campania; della Fnsi e del
Sindacato dei giornalisti campani; della Fisc, Federazione italiana settimanali
cattolici italiani; con media partner «Il Mattino» e «Tv2000». Il premio – realizzato grazie al sostegno di Confindustria Caserta,
presieduta da Gianluigi Traettino; è sostenuto anche da: Studio Legale Iaselli,
di Gianpaolo e Renato Iaselli; Gruppo Mgt di Giuseppe Luberto; Reale Mutua
Assicurazioni-Agenzia Generale di Caserta di Giovanni Discepolo, Centro
sportivo Open della famiglia Pascarella, «Esagono» di Giovanni Bo e «Anteprima
Seta» della famiglia Cicala.
«L’obiettivo del premio – spiega il presidente
dell’Assostampa di Caserta, Michele De Simone – è quello di promuovere il
valore dell’informazione corretta ed equilibrata. Siamo inoltre onorati di
premiare la Buona Notizia dell’anno in collaborazione con il blog del Corriere della
Sera e di aver avviato una sezione per le scuole». «Il Buone notizie – spiega Luigi Ferraiuolo, segretario generale del Premio
– è nato dall’empito di voler promuovere i lati positivi della quotidianità:
perché un buon esempio vale più di mille pur impegnati discorsi».