E’ morto Angelo Ferro, aveva vinto la “Buona Notizia 2015” nel gennaio scorso
E’ morto il professore Angelo Ferro, docente universitario e noto imprenditore di Padova, fondatore insieme a don Antonio Varotto e Nella Maria Berto dell’Opera Immacolata Concezione Onlus e del Centro Civitas Vitae: aveva 79 anni.
Era stato insignito del Premio “Buona Notizia 2015“, a Caserta il 23 gennaio scorso, presso la Biblioteca Diocesana, per la sua opera sociale e umanitaria. Angelo Ferro era una persona speciale, uno degli italiani di cui possiamo essere orgogliosi, che ha inventato un luogo straordinario, unico in Italia: il Centro Civitas Vitae di Padova, la “Città della Vita”, una vera e propria città per anziani non autosufficienti. Un’area di 12 ettari dove convivono armonicamente strutture residenziali, sanitarie, formative, socio-assistenziali, ma anche ludiche, sportive e di avviamento professionale.
“Sono estremamente grato di aver ricevuto questo premio – aveva detto il professore Ferro in un videomessaggio durante la consegna del Premio alla sua spendida consorte – soprattutto perché non è dedicato a me in quanto persona, ma a un modo di essere e a una comunità che agisce per il bene comune”.
Alla notizia della sua scomparsa, Massimo Bitonci, il sindaco di Padova, così ha ricordato il professore Angelo Ferro: “A nome dell’amministrazione comunale, certo di interpretare il sentimento di tutta la comunità padovana, porgo le mie condoglianze ai familiari del professor Angelo Ferro, scomparso oggi. Uomo di fede e vasta cultura, ha collaborato con coraggio instancabile alla promozione della dignità della persona umana, senza mai negare il suo prezioso impegno. Lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Auspico, tuttavia, che il suo esempio ispiri i nostri giovani e le future classi dirigenti”. Il suo esempio rimarrà nel cuore di tutti gli Italiani e in suo ricordo continuerà a vivere la sua opera più grande, la “Civitas Vitae”. I funerali si terranno mercoledì 16 marzo a Padova.
LA CIVITAS VITAE – La “Città della Vita” è un grande complesso dove vivono e si relazionano tra loro anziani non autosufficienti e giovani, o semplici persone anziane. La prima infrastruttura di coesione sociale in Italia (altre sono in costruzione). Una città integrata, con strade sotterranee, strutture sanitarie, tecnologie digitali, centri di ricerca, abitazioni private, negozi, centri sportivi. Ogni giorno vi gravitano 3.500 persone, tra medici, operatori, familiari, scolaresche in visita. Ci sono la residenza Santa Chiara, che ospita 480 pazienti non autosufficienti (più altri 220 nella residenza Pio XII, più altri ancora in diverse strutture); l’ospedale di comunità per la riabilitazione; la residenza del sollievo, che ospita 40 persone in stato terminale o in coma vigile; la casa della sussidiarietà Filippo Franceschi dove vivono religiosi e giovani disabili che imparano a occuparsi degli anziani; il centro di riabilitazione. E poi le villette per gli anziani autosufficienti, che sono l’esatto contrario delle villette cui pensiamo noi: sono tutte collegate, come in un’antica corte veneta, per cui chi vuole può stare da solo, ma chi desidera stare con gli altri può farlo. L’uomo che ha fatto tutto questo è stato un uomo di grande sensibilità e di umanità nonostante che la vita e la malattia lo abbiano messo alla prova: Angelo Ferro, presidente dell’Opera dell’Immacolata Concezione